La Triennale

TRIENNALE 15 agosto

Lo dice il nome stesso: è una festa che si svolge ogni tre anni, in onore della B.V. della Salute. Le radici di questa festa sono da cercarsi nella festa della B.V. della Salute di Venezia. Da questa città, infatti, nei secoli XVII e XVIII si è propagata la devozione alla Madonna sotto questo titolo, in tutti i territori ad essa soggetti. A Marano ha trovato un terreno particolarmente fertile a causa delle epidemie, che si sono susseguite ininterrottamente, ad intervalli più o meno lunghi, fino alla fine del secolo scorso.

Ieri

La festa veniva celebrata il 21 novembre, ogni tre anni, perche fosse più attesa, più ben preparata e più grandiosa. Del resto questa abitudine di dilazionare la festa a periodi più o meno lunghi non è solo di Marano. A Caorle, ad esempio, abbiamo la quinquennale per la festa della Madonna dell'Angelo.

Triennale 1956

Triennale 1956

Novembre però non offriva le garanzie migliori per un festa che si rispetti: capitava di aspettare tre anni e poi trovarsi con un tempo che non lasciava far nulla; aspettare altri tre anni ed essere daccapo. Per questo motivo, verso il 1870, i nostri vecchi pensarono bene di trasportare la festa ad agosto. Questa festa però, fin dalle sue origini ha avuto un aspetto ed uno svolgimento puramente religiosi: niente fiera niente balli. L'esteriorità solo come contorno alle celebrazioni religiose. Così sono sorti gli archi nei punti principali del paese, fatti con travi ricoperte di verde preso nel bosco di Lignano, ornati di fiuri di tapo, raccolti in laguna, e poi altarini sul limitare delle calli ed al centro delle piazzette.

Per la preparazione degli archi le grandi Compagnie di pesca si prestavano per il trasporto del verde e lasciavano un loro componente in paese per collaborare ai lavori preparatori. In questo scenario surreale si svolgeva lafesta religiosa, che aveva i suoi momenti di maggior richiamo nella Messa Solenne e nella Processione del Pomeriggio. A questo riguardo, così si esprime nel Libro Storico il Pievano Galletti: "Processioni così belle e commoventi per ordine e devozione, se ne vedono ben poche nei nostri paesi e ben a ragione i Maranesi possono andare orgogliosi della splendida riuscita della loro solennità religiosa" (1922). La Festa si chiudeva a sera con i tanto attesi fuochi d'artificio.

Oggi

Da 1950, per merito sempre del pievano Galletti, la Triennale ha cambiato volto. Potremmo dire che, da festa puramente religiosa ed intima, è diventata anche esteriore e folkloristica. Ciò si deve all'introduzione di una seconda processione, che si svolge sulle acque della laguna, prospicienti il porto ed a tutte le manifestazioni, quali Sagra del Pesce, Pesca di Beneficenza, Spettacoli musicali ed altro, che si sono via via venute ad inserire nei giorni della festa. Questo in linee generali lo svolgimento della parte religiosa, che è quello che più interessa: al mattino del giorno 15, S.Messa Solenne, celebrata sempre da un alto prelato ed accompagnata da musica d'autore. Nel pomeriggio Vespri solenni, poi la prima processione, che dalla parrocchiale porta i fedeli con la Madonna, fino al molo, dove viene posta su una barca ( da molti anni la LIBERA) appositamente preparata ed adornata.

Dal molo, fra lo sventolio di migliaia di fazzoletti, con a bordo solo il clero, la barca parte verso la Chiesetta del Cimitero e qui sosta fino a tarda sera. Nel buio della notte, il ritorno sulla stessa barca, ora illuminata da un gigantesca stella, che fa come da fastigio all'Immagine della Vergine. La barca avanza piano piano, mentre nel cielo scoppiano i fuochi d'artificio. Sul molo e nelle adiacenze, migliaia di persone l'attendono fra canti e preghiere, intercalate dai fuochi. Poi in Piazza Grande l'Immagine viene posta sotto un grandissimo arco e l'Arcivescovo rivolge un breve pensiero all'immensa folla convenuta. Quindi in Chiesa parrocchiale dove l'Immagine viene ricollocata e dove, fino a mezzanotte, è tutto un susseguirsi di fedeli, che cantano le più belle canzoni mariane. Sono rimasti anche oggi, anzi sono andati via via aumentando, gli apprestamenti di contorno della festa religiosa, quali gli altarini all'imboccatura delle calli e nelle piazzuole.

Madonnina in "sercio"