Acquario Lagunare
Attualmente l'acquario è aperto al pubblico solo i pomeriggi dei giorni festivi.
L'11 giugno del 2006 è stato inaugurato l'Acquario Lagunare, situato all'interno della Riserva Naturale Regionale "Valle Canal Novo" di Marano Lagunare (Ud). La Riserva, nota oasi avifaunistica, è anche un'importante centro per l'osservazione, la fruizione e la comprensione dell'ambiente lagunare. A fianco delle diverse strutture presenti, come gli osservatori ed i sentieri, è stato creato negli ultimi anni, grazie all'impegno del Comune di Marano Lagunare ed al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, uno spazio per poter consentire al visitatore uno sguardo all'ambiente lagunare anche sotto "il pelo dell'acqua": l'Acquario Lagunare. Al suo interno sono ospitati solo gli organismi presenti in tale ambiente, sia quelli tipici, che compiono l'intero ciclo vitale al suo interno, che quelli presenti solo in determinate zone o in certi periodi dell'anno.
La laguna di Marano e Grado
La laguna di Marano e Grado è un bacino d'acqua poco profondo situato tra la pianura friulana ed il mare Adriatico, delimitato ad est dal fiume Isonzo e ad ovest dal fiume Tagliamento, lungo un arco di circa 32 km ed una larghezza media di 5 km, per una superficie complessiva di circa 16.000 ha.
La laguna è separata e riparata dal mare da un cordone litoraneo discontinuo costituito da isole e banchi sabbiosi più o meno persistenti. Le bocche lagunari (o bocche di porto), rotte di discontinuità lungo il cordone sabbioso, permettono il libero flusso delle maree e quindi il ricambio d'acqua tra mare e laguna. Al suo interno sfociano dei fiumi di risorgiva le cui acque dolci, mescolandosi con quelle marine salate, danno luogo alle acque salmastre presenti in laguna. La salinità ovviamente cambia a seconda della zona in cui ci si trova: vicini al mare le acque risultano salate quasi come quelle marine, mentre vicino alle foci dei fiumi la salinità è molto bassa. I fondali della laguna sono generalmente poco profondi, mediamente 70-80 cm, anche se ci sono delle zone (canali) la cui profondità può superare i 5 m. Queste caratteristiche fanno sì che la laguna sia un ambiente molto variegato, dove la salinità, ma anche la profondità, incidono notevolmente sulla fauna e flora presente. Per questo motivo la maggior parte delle vasche sono disposte lungo una sezione ideale della laguna, rappresentando così la diversità tipica di quest'ambiente (vedi foto e disegno).

Le vasche della sezione lagunare
La prima vasca ospita quegli organismi presenti presso le foci dei fiumi, dove l'acqua è quasi dolce (salinità media del 3-5 per mille). Troviamo sia pesci d'acqua dolce tipici di ambienti a corrente lenta, come carpe, tinche, carassi, sia quelli marini di rimonta, come i cefali. Quest'ultimi si riproducono esclusivamente in mare, ma risalgono i fiumi anche per chilometri alla ricerca di cibo. Di seguito è rappresentato l'ambiente di velma, che è forse quello più caratteristico. Tali zone sono così poco profonde che, durante la bassa marea, emergono, rimanendo all'asciutto. Nella vasca è rappresentato il momento dell'alta marea, quando cioè queste sono sommerse, e molti organismi le esplorano alla ricerca di cibo. Troviamo sia pesci di piccola taglia, come giovani cefali, latterini o i caratteristici noni, o piatti, come la sogliola e la passera, sia invertebrati, come gamberetti, ostriche e mitili, sia alghe, come la lattuga di mare, che può sopportare periodi di emersione. Il canale, cioè la zona più profonda della laguna, è rappresentato da due acquari, dove sono ospitati vari Sparidi, come l'orata, il sarago maggiore ed il sparaglione, e spigole ed anguille, tutti organismi predatori, più o meno voraci. L'ultima vasca ricrea l'ambiente dei bassi fondali a ridosso del cordone litoraneo. Qui l'influenza del mare è notevole e la salinità si aggira sui 30 - 32 grammi di sale per mille di acqua. Crescono diverse fanerogame, come la Cymodocea nodosa, che creano una prateria ricca di nascondigli dove diversi Singnatidi trovano il loro ambiente ideale. Possiamo quindi vedere mimetizzarsi tra le foglie il pesce ago cavallino o muoversi lentamente, ma con molta grazia, i cavallucci marini.

L'acquario di 3000 litri e quella tattile
Costruita e resa accessibile al pubblico per prima, questa vasca è sospesa e permette, oltre alla tradizionale visione frontale, anche quella dall'alto (utilizzando delle comode scale) e perfino quella dal basso (passando sotto di essa). Al di sotto sono inoltre presenti dei modelli ingranditi degli organismi che si trovano nei fondali della laguna.
A questa se ne aggiunge una molto più piccola, ma anche molto gradita, soprattutto dai visitatori più piccoli: la vasca tattile. In essa sono ospitati diversi tipi di invertebrati che permettono a molti visitatori (soprattutto scolaresche) un approccio sensoriale all'ambiente lagunare ed ai suoi organismi.
Le altre strutture dell'Acquario
A fini didattici è presente anche un piccolo laboratorio multimediale, che permette di sviluppare ed approfondire diverse tematiche durante le visite guidate alla Riserva. Le scolaresche possono, ad esempio, scoprire la vita planctonica presente nelle acque lagunari ed osservarne la vita, mediante l'uso di un stereomicroscopio collegato, tramite una videocamera, ad un computer.
Per tutti i visitatori che vogliono approfondire le conoscenze su un determinato argomento o avere una risposta alle proprie curiosità, l'Acquario è corredato da numerosi pannelli informativi sull'ecologia e la biologia dell'ambiente lagunare e dei suoi abitanti.
Sono inoltre presenti delle "tane" dove sono visibili dei diorami di alcuni abitanti tipici delle zone umide, ma magari non sempre facilmente visibili, come la testuggine palustre o la biscia dal collare.
Visitarlo è un'occasione imperdibile per poter conoscere e scoprire l'incredibile varietà e ricchezza di uno degli ambienti più caratteristici del Mediterraneo.
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura e modalità di visita contattate il Centro visite allo 0431 67551 (lunedì chiuso).
Visita il sito della Riserva Naturale Valle Canal Novo